Vanity Fair parla del nostro #canzoniere

Anche Vanity Fair parla del nostro #canzoniere in questo video firmatoaskanews.

Un disco ideato e prodotto fra Lecce e New York, che unisce la tradizione e la cultura della Grecìa salentina alla modernità del sound e dello stile d’oltreoceano, con un risultato unico e travolgente: è “Canzoniere”, il nuovo album del Canzoniere Grecanico Salentino, che lo presenta in un tour italiano ed europeo cominciato a Lecce e che farà tappa a Roma il 3 dicembre e il 10 a Milano, oltre che a Parigi, Berlino, Londra e Bruxelles. Mauro Durante – che dal 2007 è il leader della storica formazione – ci ha spiegato la genesi della loro nuova opera in un’intervista negli studi di Askanews.

“Tutto era nato da questo desiderio di confrontarsi con la forma canzone intesa in senso lato, e per farlo abbiamo fatto delle sessioni di cowriting con dei produttori e musicisti di base a New York: Joe Mardin – che poi ha finito per produrre l’album – Scott Jacoby, Steve Skinner, Michael Leonhart, Rasmus Bille Baehncke, e da lì sono nati gli embrioni di molte delle canzoni che sono poi finite nell’album. E continuando a fare la spola fra Lecce e New York abbiamo composto altro materiale a Lecce col resto del gruppo, queste canzoni facevano su e giù, finché non abbiamo chiuso le registrazioni quando Joe è venuto nel Salento per completare le ultime sessioni. E poi è uscito il nostro raccolto di canzoni”.

Un disco quindi caratterizzato da sonorità e forme in parte nuove per il gruppo del Salento, un album in un certo senso più “americano”.

“È un disco sicuramente che è in parte anche americano, perché il produttore è americano, molti coautori sono americani e sicuramente l’intenzione di fare una sorta di mainstream ma utilizzando comunque i nostri ingredienti, cioè il dialetto, il bouzouki, il tamburello, il violino, l’organetto, sicuramente un atteggiamento americano che non fa differenze a priori ma va semplicemente a vedere il risultato”.

Non a caso per il 2018 è previsto anche un tour proprio in America, che presenterà al pubblico questa eccezionale sintesi di energie musicali del Mediterraneo e del Nuovo Mondo.

“Come si vede anche un po’ dalla nostra copertina, la nostra musica è come la salsa di pomodoro fatta in casa, qualcosa di fortemente identitario e caratteristico, che però non si chiude in sé stesso, non abbiamo paura e non vogliamo barriere, anche al giorno d’oggi è molto importante aprirsi e confrontarsi con il contenitore globale, la Coca Cola, quindi la forma-canzone, gli Stati Uniti. E tutti gli ingredienti che rendono unica quella salsa, quindi il dialetto, i nostri strumenti , il nostro stile musicale, la pizzica, risultano ancora più esplosivi e più forti dal confronto con quello che è – apparentemente – diverso”

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